domenica 31 maggio 2020

STEP#25-Una sintesi

Per concludere:

Siamo arrivati allo step conclusivo della mia analisi. In questo post ho voluto passare in rassegna tutti gli argomenti trattati ed esplicarli in modo chiaro qualora non fossero stati compresi del tutto.
In ogni sezione ho inserito i link degli step correlati.

L'analisi è partita dalla spiegazione della parola e dal suo significato nella lingua italiana e in altre lingue mondiali. Ho riportato la struttura e la composizione delle parole cercando di trovare dei punti di contatto tra le varie lingue. Sono stati inseriti anche i sinonimi più comuni, anche se ogni lemma presenta un significato leggermente diverso dagli altri. Come ultimo punto di questa prima sezione ho presentato un immagine che potesse estrarre il significato del verbo.

In seguito ho voluto tracciare una storia del verbo sotto esame parlando in generale del rapporto tra l'uomo e l'igiene in tutte le ere, ed ho approfondito il tema per le prime civiltà più evolute. Per questo motivo ho parlato dei greci, riguardo il medico Ippocrate e le divinità Igea e Panacea, e poi dei romani, riguardo il loro rapporto con l'acqua. Ad esempio ho spiegato le modalità di canalizzazione e smistamento delle risorse idriche all'interno dell'impero e quindi della costruzione degli acquedotti.

Successivamente ho parlato delle innovazioni tecnologiche medievali in relazione con il tema centrale, e quindi ho potuto parlare dei bagni medievali, della produzione del sapone nel mondo arabo e delle abbazie medievali, luoghi di prosperità e innovazione. Sono stati fatti anche dei riferimenti alla letteratura tecnica del tempo e ho citato l'opera di Gilbertus Anglicus, il "Compendium medicinae".

In seguito ho approfondito ogni secolo, dal Settecento al Novecento e l'analisi si è concentrata sugli eventi e sulle innovazioni tecnologiche e scientifiche. In ordine temporale, ho parlato delle innovazioni settecentesche, come il bidet e la doccia meccanica, e poi di quelle ottocentesche, come i sistemi fognari delle città europee e i pozzi neri. Inoltre è stata analizzata anche la rivoluzione scientifica, sopratutto nell'ambito della medicina. Perciò ho fatto emergere la figura del chimico francese Louis Pasteur e quella del chirurgo inglese Joseph Lister, le quali le considero i "testimonial" dell'argomento. Per quanto riguarda il Novecento, invece, ho parlato dell'epidemia del colera in meridione e dell'opera straordinaria che ha compiuto il nostro paese per fronteggiarla.

Un'altra parte fondamentale dell'analisi è quella riferita alla modernità. Ho cercato la presenza del verbo in svariati ambiti della società. Mi sono concentrato su un messaggio pubblicitario, ed ho parlato di uno spot del gel Amuchina, sulla cronaca, ed ho spiegato alcuni articoli riguardanti l'igiene durante fase 2 dell'epidemia, e sulla scienza applicata, in cui ho parlato dell'igiene nella medicina moderna. A completamento di questa fase ho messo in evidenza le relazioni tra il verbo sotto indagine e la pandemia del Covid-19 per quanto riguarda la sanificazione e le misure di sicurezza. Inoltre ho creato un abbecedario con una serie di parole appartenenti al campo semantico dell'igiene.

Parallelamente all'analisi storica, ho studiato il rapporto tra il verbo e le materie artistiche e letterarie. A tal proposito ho analizzato le arti figurative, con alcune opere di Degas e Pieter de Hooc, i testi letterari, citando il passo della lavanda dei piedi nella Bibbia, la poesia, parlando dell'incontro tra Ulisse e Nausicaa, ed infine il cinema, riportando uno spezzone di un famoso film vincitore del premio oscar con protagonista un uomo fanatico per l'igiene.

Per completare il lavoro ho anche trovato un materiale con proprietà disinfettanti e lenitive, l'allume di potassio, e, successivamente, ho riportato due brevetti di invenzioni in contatto con la parola: il primo è un apparecchio per l'estrazione di materiale metallico dalle ferite, il secondo è un kit compatto per l'igiene orale.

Infine ho immaginato una mia invenzione nel campo del verbo sotto esame, pensando ad un dispositivo in grado di igienizzare gli oggetti in tempi più rapidi rispetto alle procedure di sanificazione attuali. Inoltre ho anche creato un volantino pubblicitario di tale prodotto.

Come ultima cosa, per riordinare le idee dei lettori, ho costruito una mappa concettuale nella quale ho inserito alcuni concetti capaci di estrarre l'idea della parola.

sabato 30 maggio 2020

STEP#24-Una mappa concettuale




STEP#23-Volantino pubblicitario

Questo è il volantino pubblicitario che ho immaginato per la mia invenzione.

STEP#22-Un'invenzione futura

Phon-Igienizzante:

La diffusione del Covid 19 ha stravolto la vita di tutti noi e la sanificazione delle persone e degli oggetti è diventata fondamentale al fine di contrastare il contagio.
A tal proposito ho pensato ad una macchina elettrica simile ad un phon che invece di emettere aria calda o fredda sia in grado di emettere sostanze disinfettanti e sterilizzanti applicabili su tutte le superfici. Può essere adoperato sia sui vestiti, mascherine, guanti, sia sui muri e tessuti. Potrebbe rendere molto più veloci e semplici le procedure di sanificazione, ma essere sicuro allo stesso modo.
Tutte le persone che ad esempio per esigenze lavorative utilizzano i mezzi pubblici o che vivono e lavorano in ambienti a rischio infezione, per sanificare i propri vestiti, potranno passare questo dispositivo sulla superficie degli abiti e in pochi minuti l'oggetto sarà disinfettato.
Potrebbe avere numerose applicazioni per la pulizia degli ospedali, delle scuole e in generale dei luoghi frequentati da molte persone.

venerdì 29 maggio 2020

STEP#21-Un brevetto

Brevetti:

Dispositivo per la ricerca e la rimozione di particelle metalliche da corpi umani e animali:
David A. Willis, United States, 1939, US2176479A.
Riferimento Google Patents:
https://patents.google.com/patent/US2176479?oq=US2176479A





Kit compatto per l'igiene orale:
José De Quiterio, WIPO (PCT) The International Patent System,1994, WO1995030352A1
Il kit contiene uno spazzolino da denti, un dentifricio, il filo interdentale, lo stuzzicadenti e un bicchiere cilindrico per colluttorio. Può essere fabbricato con qualsiasi materiale solido e malleabile. Vengono fornite varie forme di kit. La novità dell'invenzione è rivendicata per quanto riguarda lo sfruttamento dello spazio a disposizione del kit e per quanto riguarda la commercializzazione e distribuzione tramite distributori automatici.
Riferimento Google Patents:
https://patents.google.com/patent/WO1995030352A1/en




lunedì 25 maggio 2020

STEP#20-Un materiale

L'allume di potassio:


L'allume di potassio è un sale composto da alluminio potassio ossigeno e zolfo. Già i greci ne conoscevano le proprietà deodoranti e antibatteriche e nella storia ha avuto molte applicazioni. Venne usato per purificare l'acqua e, in campo medico, come rimedio alle ferite. La sua composizione crea un ambiente inospitale per i batteri e ne impedisce la proliferazione. Fino a pochi anni fa veniva utilizzato molto spesso per le irritazioni della pelle, ad esempio successive alla rasatura della barba, perché era  in grado di bloccare i sanguinamenti. Le sue proprietà cicatrizzanti lo rendono utile anche per curare afte, gengive, acne ed herpes. Le sue polveri sono presenti in creme e numerosi prodotti farmaceutici. Oggi è utilizzato nella produzione di vaccini come quello anti epatite A e B poiché ha la capacità di stimolare la risposta del sistema immunitario.


STEP#19-Nella scienza applicata

Nella medicina:

Nella medicina moderna un ruolo fondamentale è occupato dall'igiene, infatti essa è alla base di tutte le pratiche mediche. Il progresso della medicina moderna è dovuto in buona parte alle scoperte in campo igienico, e, come ho detto nello step 16, i due scienziati che per primi ne compresero l'importanza furono Pasteur (1822-1895) e Lister (1827-1912). La pulizia e la sterilizzazione degli strumenti e degli ambienti ospedalieri è fondamentale al fine di prevenire infezioni batteriche e complicanze.
L'asepsi è una metodologia che ha lo scopo di impedire la contaminazione batterica di oggetti sterili mediante l'adozione di misure protettive (mascherine, guanti ecc..)
L'antisepsi o disinfezione è l'uso di agenti chimici sulla cute o su altri tessuti vivi con lo scopo di inibire la moltiplicazione batterica ed eliminare i microbi.
Sono nate delle figure professionali specializzate nello studio dell'igiene in campo medico, ad esempio l'igienista dentale, il quale si occupa di prevenire patologie oro-dentali.

STEP#18-Nella cronaca

L'igiene nella fase 2:


In questi mesi tutto il mondo sta lottando contro l'epidemia del Covid-19. Una delle tante conseguenze di questo fenomeno è il fatto che il tema dell'igiene sia diventato ancora più centrale rispetto a prima. Oggigiorno si sente parlare di igiene in tutti i mezzi di comunicazione: giornali, social network, televisioni ecc..
Con l'inizio della fase 2 sono state riaperte tutte quelle attività dei piccoli-medi imprenditori quali bar, ristoranti o negozi che durante la fase 1 erano rimaste chiuse. Tutti i lavoratori devono seguire e attenersi alle procedure di tutela dell'igiene emendate dal governo, tuttavia alcuni giornali hanno parlato di luoghi lavorativi in cui non sono state rispettate queste normative. I locali non possono più ospitare un gran numero di persone perché ci deve essere il distanziamento sociale, gli ingressi devono essere scaglionati e le persone, per entrare nei luoghi pubblici, sono tenute ad usare la mascherina. Il mancato rispetto delle misure di sicurezza può portare ad ingenti sanzioni amministrative.
Qui sotto ho riportato alcuni link di articoli di cronaca sull'argomento:
Il primo articolo riguarda delle irregolarità igieniche di alcuni negozi in meridione.

Il secondo articolo riguarda le procedure di sanificazione di una biblioteca di Palermo.

Il terzo articolo parla del protocollo igienico da adottare nelle scuole.

sabato 16 maggio 2020

STEP#17-Un abbecedario

A: Amuchina

B: Batteri

C: Calcare

D: Disinfettante

E: Epidermide

F: Fenolo (acido fenico)

G: Gel

H: Health (ing.)

I: Infezione

J: Jacuzzi

K: Kleenex (marchio fazzoletti)

L: Lavandino

M: Mascherina

N: Napisan (marca igienizzante)

O: Ozono

P: Pandemia

Q: Quarantena

R: Rubinetto

S: Sapone

T: Terme

U: Unguento

V: Virus

W: Water (ing.)

X: Xerodermia (Il link contiene immagini un po' forti, malattie della cute)

Y: Ygieine (greco antico)

Z: Zimox (antibiotico)

venerdì 15 maggio 2020

STEP#16-I protagonisti

Le figure più significative:

L'Ottocento fu un secolo di rivoluzioni tecnologiche e scientifiche, e anche in campo medico vennero fatte delle grandi scoperte. Ad inizio secolo la chirurgia non era molto avanzata e la mortalità in seguito alle amputazioni aveva un tasso veramente alto. Questo accadeva perché era trascurata l'attenzione alle infezioni batteriche. 
Il chimico e microbiologo francese Louis Pasteur (1822-1895) comprese che per contrastare la diffusione di germi, batteri e microbi erano necessarie delle pratiche che oggigiorno risultano fondamentali per la medicina moderna. In particolare egli fece degli studi e dei lavori sull'antisepsi e sull'asepsi, ovvero quelle pratiche igieniche basate sull'utilizzo di sostanze disinfettanti a base alcolica e materiali sterilizzanti capaci di fermare l'infezione.
Egli è considerato il padre della chirurgia moderna e molti altri scienziati contemporanei e successivi a lui, come Joseph Lister (1827-1912, chirurgo britannico) approfondirono gli studi di Pasteur e contribuirono al progresso scientifico. Vennero studiate le proprietà e le applicazioni di sostanze come l'acido fenico, il sublimato e lo iodoformio e vennero inventati degli strumenti e degli apparecchi con funzioni specializzate come il bisturi e il tavolo operatorio.
Nel link che ho riportato vengono illustrate le macchine antisettiche inventate da Lister, come il nebulizzatore e il microscopio:


STEP#15-Nel Novecento

Epidemia del colera in Italia 1973:

Tra il 20 agosto del 1973 e il 12 ottobre dello stesso anno nell'Italia meridionale, in particolare in Campania e in Puglia, si verificò un'epidemia di colera. L'evento scosse l'intero paese, poiché si pensava che questo tipo di malattie colpisse solamente i paesi del terzo mondo privi di sistemi igienici completi, e non quelli industrializzati e tecnologicamente all'avanguardia.
Il colera è originato da un ceppo del vibrione, un batterio altamente virulento e gli scienziati affermano che esso può generare più facilmente epidemie in aree densamente abitate e scarse di igiene.
Le cause di nascita dell'epidemia non sono chiare, tuttavia si pensa che il batterio sia stato contratto con il consumo di molluschi. Una conseguenza del contagio fu il fatto che aumentarono notevolmente i casi di gastroenterite acuta e molte persone persero la vita. Venne fatta una straordinaria campagna di vaccinazione che si rivelò determinante al fine di contrastare il contagio e vennero fatte delle opere di disinfestazione delle strade e di raccolta dei rifiuti.
Il colera fu anche un evento che servì a migliorare le condizioni igieniche e sanitarie delle città e la salute pubblica.



venerdì 8 maggio 2020

STEP#14-Nell'Ottocento

Sistemi fognari a Torino e in Europa nel diciannovesimo secolo:

La gestione delle acque sporche costituì da sempre un problema per le grandi città, sopratutto durante le rivoluzioni industriali, in cui si registravano dei forti incrementi demografici. A Torino, nell'Ottocento, e in altri grandi centri abitati europei, erano molto diffusi i pozzi neri, ovvero dei luoghi in cui venivano temporaneamente depositati i materiali di scarico delle abitazioni. Questa tecnica aveva delle gravi conseguenze ambientali, tra le quali l'inquinamento del terreno e delle falde acquifere. Di conseguenza, sopratutto nei quartieri malfamati delle città, in cui le condizioni igieniche erano veramente scarse, si diffusero numerose epidemie come il tifo, il colera ecc..
Tale evento storico, a Londra, viene ricordato con il seguente nome, " la grande puzza", e perdurò dal luglio del 1858 all'agosto dello stesso anno. Le acque reflue avevano infestato le strade della città e i politici furono costretti a rinnovare il sistema fognario.
Anche a Torino, dopo anni di dibattiti tecnici e politici tra il 1883-1893 venne installata una rete fognaria moderna a doppia canalizzazione, una per le acque piovane e una per le acque di scarico.

Vignetta del giornale "The times", 1855. Denuncia l'inquinamento del Tamigi.
Gustave Doré (1832-1883), pittore francese, "I bassifondi di Londra".
L'artista con i suoi dipinti voleva mostrare le gravi condizioni in cui le persone vivevano.

L'invenzione della doccia meccanica:

Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800, in campo medico, vennero fatti dei grandi passi in avanti e di pari passo con le conoscenze batteriologiche si sviluppò l'idroterapia, ovvero la cura del corpo tramite l'utilizzo dell acqua. Nel 1767 il costruttore inglese William Feetham progettò il primo modello di doccia meccanica che consisteva in due parti, una inferiore e una superiore, collegate da dei bastoni. La prima era costituita da un catino, la seconda da un serbatoio che faceva scendere l'acqua. Questa invenzione consentiva anche un notevole risparmio di risorse idriche poiché l'acqua che finiva nel catino poteva essere riutilizzata.


Tuttavia la figura alla quale viene attribuito il merito di aver reso le docce un bene non solo esclusivo delle classi agiate ma collettivo fu il chirurgo francese Merry Delabost (1836-1918), il quale ebbe un intuizione geniale. Egli era il medico ufficiale del carcere di Rouen e un problema ricorrente nei carceri di allora era l'igiene, poiché erano luoghi in cui centinaia di uomini erano ammassati in condizioni malsane che favorivano malattie e infezioni. I bagni non erano in grado di ospitare tutte quelle persone e l'acqua era un bene costoso, così Delabost nel 1872 propose l'installazione di docce collettive, per lavare un gran numero di persone rapidamente e con un consumo idrico minore.
Negli anni successivi le docce vennero rese obbligatorie in tutte le strutture penitenziarie e anche negli eserciti, e pian piano iniziarono ad essere installate anche nelle abitazioni private.


STEP#13-Nel Settecento

L'invenzione del "Bidet":

L'ideazione dell'apparecchio sanitario chiamato comunemente "bidet", presente oggigiorno nella maggior parte dei bagni in Italia e in altre zone del mondo, risale secondo alcune fonti all'inizio del diciottesimo secolo.
L'inventore del bidet risulta essere un certo Christophe Des Rosiers, uomo di cui non si hanno molte testimonianze, il quale sembrerebbe aver installato per la prima volta nella storia un bidet nella famosa Reggia di Versailles sotto richiesta del primo ministro francese per sua moglie Madame de Prie. Inizialmente questo nuovo oggetto fece scalpore e molti nobili francesi se lo fecero installare nelle proprie abitazioni, tuttavia col passare degli anni la sua diffusione scemò poiché venne considerato poco utile e poiché andava in contrasto con le buone maniere settecentesche caratteristiche della nobiltà francese.
Anche in Italia, in particolare nel Regno di Napoli, presso la Reggia di Caserta, la regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena fece installare un bidet nelle sue stanze. Tale oggetto è presente ancora oggi e risulta essere un recipiente in metallo, sorretto da una struttura in legno. In generale i Borbone avevano una cura dell'igiene molto avanzata, infatti nelle loro abitazioni avevano fatto costruire bagni tecnologicamente all'avanguardia con vasche e acqua corrente.

Reggia di Caserta, "bidet".

Reggia di Caserta, bagno.

mercoledì 29 aprile 2020

STEP#12-Nella tecnologia medievale e moderna

Nel Medioevo:

Durante il Medioevo le condizioni di vita non erano delle migliori: la scarsezza di cibo e delle condizioni igieniche contribuirono all'insorgere di numerose malattie e infezioni. Inoltre in questo periodo si susseguirono numerose guerre e tutta questa serie di eventi portò ad un tasso di mortalità molto alto. Tuttavia quello che ho appena detto è solamente una visione generale dell'epoca, poiché in realtà ci sono pervenute numerose testimonianze che sembrerebbero in contrasto con quanto affermato precedentemente.

Gilbertus Anglicus, nato circa nel 1180, fu l'autore del "Compendium Medicinae" (1240), uno dei documenti principali nel campo della medicina medievale, nel quale vengono approfondite anche tematiche riguardanti l'igiene corporea e le sue pratiche.
I bagni pubblici medievali erano luoghi di grande importanza per la società di allora. Essi ricordavano le antiche terme romane poiché erano presenti vasche riscaldate con proprietà curative e stanze simili alle odierne saune. Inizialmente in questi ambienti avvenivano feste e banchetti e in generale erano luoghi di convivialità, tuttavia con l'avvento della peste non vennero più frequentati così intensamente, poiché si pensava che il morbo potesse diffondersi più facilmente in luoghi affollati e calorosi, nei quali i pori della pelle venivano dilatati.


Le abbazie medievali oltre ad essere i centri culturali dell'epoca erano anche dei luoghi tecnologicamente all'avanguardia. In esse erano presenti luoghi dedicati al bagno, alla rasatura e ai bisogni fisiologici. La distribuzione dei servizi igienici rispondeva a precisi requisiti di ordine funzionale, ad esempio alle spalle del dormitorio era generalmente collocato l'edificio delle latrine, che scaricava in un corso d'acqua opportunamente deviato.


Uno degli eventi più significativi del Medioevo è l'introduzione del sapone. Sia i greci che i romani non utilizzavano il sapone, bensì oli profumati con cui veniva rimosso lo sporco dalla pelle. Gli inventori del sapone furono gli arabi, presumibilmente attorno al IX secolo e dal XII secolo venne regolarmente prodotto in Palestina e commerciato in europa, inizialmente in Francia e successivamente nelle altre zone. I saponi arabi erano sia liquidi sia solidi ed erano a base di olio d'oliva, timo, alloro e soda caustica. Tale tecnica di produzione venne utilizzata fino in età moderna.








sabato 25 aprile 2020

STEP#11-Nella pandemia

L'igiene al giorno d'oggi:

Molti paesi del mondo in questi mesi stanno lottando contro una pandemia globale, il COVID 19. Le cause di nascita del virus sono un tema molto controverso e tutt'ora non è stata fatta ancora chiarezza. I dati riguardanti la sua diffusione fanno capire che si tratta di una malattia altamente virulenta, ovvero molto semplice da contrarre, poiché si trasmette tramite "droplets", goccioline del respiro che si emettono tossendo, starnutendo ecc..


Per questo motivo, al fine di diminuire il contagio, l'igiene degli ambienti, delle persone e delle superfici ha un ruolo fondamentale. Tutte le persone e specialmente i medici e gli operatori sanitari, per non infettarsi, devono indossare i dispositivi di protezione individuale, ovvero quelle apparecchiature che proteggono le parti del corpo in cui può avvenire il contagio, ad esempio mascherine, guanti monouso e occhialini. Sono severamente sconsigliati i contatti prolungati e ravvicinati con le persone e sono nate delle nuove procedure di sanificazione sia negli ospedali sia nei luoghi pubblici e il ministero della salute ha suggerito alcune pratiche per l'igiene individuale. Ad esempio è consigliato lavarsi le mani con soluzioni alcoliche o gel igienizzanti, non starnutire o tossire nelle mani ma nell'incavo del gomito o in un fazzoletto, e, in generale, evitare di mettere a contatto le mani col viso. 

Il link che segue contiene un video nel quale vengono indicati i dieci consigli del Ministero della Salute per evitare l'infezione:
link


venerdì 17 aprile 2020

STEP#10-Nel cinema

In alcuni film i registi cinematografici studiano a fondo e mostrano l'indole dei personaggi in tutte le loro sfaccettature. A tal proposito alcune volte questi si concentrano nel descrivere la loro attenzione all'igiene, per caratterizzare i personaggi. 
Ad esempio nel film di James L. Brooks del 1997 intitolato "Qualcosa è cambiato", il protagonista, Melvin Udall, interpretato da Jack Nicholson, è un uomo che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo e il regista per esaminare la sua psiche in alcune scene ci mostra il suo rapporto maniacale con la pulizia e con l'igiene. Nel video che ho riportato a fondo pagina si può vedere che Melvin ogni volta che ritorna a casa getta nell'immondizia i suoi guanti e ogni volta che si deve lavare le mani butta la saponetta nel cestino e ne utilizza una nuova.

venerdì 10 aprile 2020

STEP#09-Nelle arti figurative

Pieter De Hooch, 1658/1660, "Il compito della madre", Rijksmeuseum (Amsterdam)


Il pittore olandese Pieter De Hooch (1629-1684) in molte delle sue opere rappresenta le case di olandesi del secolo perché erano un modello di ordine e pulizia. All'epoca i parassiti e la sporcizia erano un grave problema e l'artista ritrae una madre intenta a districare i capelli della figlia a causa dei pidocchi. 


Anche il famoso artista Edgar Degas (1834-1917) in alcune delle sue opere trattò il tema dell'igiene. Ad esempio nei due dipinti che ho riportato egli rappresenta due figure femminili intente a lavare il proprio corpo.



Edgar Degas, 1883 ,"Donna che fa il bagno", museo d'Orsay (Parigi)

Edgar Degas, 1886, "la tinozza" , museo d'Orsay (Parigi)

STEP#08-Nel mondo antico

L'essenzialità dell'acqua:


Fin dall'antichità l'uomo ha cercato di proteggere la propria salute e la propria igiene con i mezzi che aveva a disposizione. E' riconosciuto che l'acqua sia una risorsa essenziale per l'igiene e la sopravvivenza delle persone, grazie alle sue proprietà vitali.
Alcuni ingegneri e intellettuali delle prime civiltà della Mesopotamia attorno al settimo secolo avanti Cristo iniziarono a studiare delle applicazioni e dei metodi per rendere l'acqua fruibile a più persone possibili, poiché erano consapevoli dei benefici che ne sarebbero conseguiti. Già all'epoca erano stati costruiti dei pozzi e dei sistemi di canali sotterranei per il trasporto dell'acqua dalle falde degli altipiani alle città, che sfruttavano la gravità.


Con il progredire delle scoperte tali sistemi di raccolta e di distribuzione dell'acqua si sono evoluti fino ad arrivare in età romana agli acquedotti. Essi erano delle vaste e complesse strutture in muratura, frutto di grandi studi tecnologici, che permettevano il trasporto di ingenti volumi di acqua da regione a regione e consentivano alla popolazione di tutto l'impero di accedere facilmente alle risorse idriche. 
Anche il mondo arabo era all'avanguardia per quanto riguardava l'idraulica. Infatti, ad esempio, in oriente erano state inventate le norie, ovvero delle ruote a palette che venivano immerse nei canali e sfruttavano la forza della corrente per sollevare l'acqua per poi utilizzarla in altri scopi. Tuttavia queste strutture non ebbero una diffusione paragonabile a quella degli acquedotti romani. 

                                                                                                    

domenica 5 aprile 2020

STEP#07-Nella poesia

Odissea (Libro VI):
(vv.209-216)
"Via, date all'ospite, ancelle, da mangiare e da bere,
 e nel fiume lavatelo, dov'è al riparo dal vento. 
Disse così; si fermarono quelle, si chiamarono fra loro, 
e fecero sedere al riparo Odisseo, come ordinava 
Nausicàa, figlia di Alcinoo;
 vicino gli posero manto, e tunica e veste,
 e nell'ampolla d'oro gli diedero il limpido olio, 
e l'invitavano a farsi lavare nelle correnti del fiume". 
[...]
(vv.224-228)
"Intanto Odisseo luminoso si lavava nel fiume 
dal sale che il dorso e le spalle larghe copriva, 
e dalla testa toglieva lo sporco del mare instancabile. 
Come fu tutto lavato, unto d'olio abbondante, 
vestì le vesti che gli donò la giovane vergine".


L'estratto di testo che ho riportato sopra è significativo perché fa comprendere la concezione dell'igiene secondo i greci. Nausicàa, personaggio mitologico, figlia del re dei Feaci Alcinoo, trova Odisseo sulla spiaggia dell'isola in pessime condizioni igieniche e salutari, a causa delle difficoltà e delle insidie incontrate lungo il suo viaggio. Ella ordina alle serve di lavarlo, di spalmargli l'olio, di vestirlo e di offrirgli soccorso perché l'uomo sarà ospite della famiglia reale. Si può comprendere che l'igiene e la pulizia fossero alla base dei ricevimenti e dei ritrovi del ceto dirigente di allora.

venerdì 3 aprile 2020

STEP#06-In un testo letterario

Vangelo secondo Giovanni ,"la lavanda dei piedi" (13, 1-15):




"Gesù, sapendo che il padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto."
[...]
"Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi."

Il passo citato narra l'azione che ha svolto Gesù durante l'ultima cena: l'uomo è intento a lavare i piedi dei suoi discepoli ed esorta i compagni a fare lo stesso. Egli ha reinterpretato ciò che si faceva in occasione della Pasqua Ebraica, ovvero lavarsi le mani prima della cena. Tale azione è vista come un gesto di grande amore e umiltà, poiché all'epoca queste mansioni erano svolte principalmente dagli schiavi o dai servi. Gli studiosi hanno interpretato il gesto di Gesù come il simbolo della purificazione.

martedì 31 marzo 2020

STEP#05-Messaggio pubblicitario

Da sempre le persone si sono prese cura del proprio corpo, tuttavia l'attenzione per l'igiene delle generazioni odierne non è minimamente paragonabile a quella dell'antichità.
Un tempo solo le persone appartenenti alle alte sfere sociali avevano i mezzi per curare la propria igiene, al contrario nel mondo d'oggi la maggior parte delle persone è in grado di provvedere alla pulizia del proprio corpo. 
Tale fenomeno è dovuto al fatto che si sia sviluppato un mercato dei prodotti farmaceutici e igienizzanti molto redditizio basato sulla vendita di articoli accessibili a tutte le sfere. Un ruolo fondamentale che ha contribuito a tale sviluppo è ricoperto dalla pubblicità, poiché ha fatto sì che questi temi influenzassero un pubblico più vasto possibile.
Il video che ho riportato a fondo pagina è lo spot pubblicitario di un gel igienizzante molto diffuso. Si può notare che la pubblicità sia incentrata su un azione quotidiana che può svolgere qualsiasi persona, ovvero compiere un tragitto in metropolitana, e l'attenzione del pubblico sia proiettata sulla sporcizia dei mezzi pubblici e sulla necessità di avere sempre a portata di mano un prodotto che possa disinfettare le persone istantaneamente.
Il concetto fondamentale che estrae il significato di tale pubblicità è il fatto che il rispetto dell'igiene del proprio corpo giovi sia al benessere fisico, sia a quello mentale.

       

giovedì 26 marzo 2020

STEP#04-Nella mitologia

Come ho accennato nel post precedente, la parola "igienizzare" secondo la mitologia classica deriva dal nome di Igea, dea della salute e dell'igiene.
Suo padre Esculapio era il dio della medicina: egli salvaguardava la salute degli uomini grazie all'operato delle sue due figlie, Igea e Panacea.
La prima era il simbolo della "prevenzione" e di ogni cosa pulita o pura, infatti veniva invocata dai mortali per prevenire le piaghe e le malattie, mentre la seconda era la dea della guarigione mediante le piante e le erbe curative.
Igea o Salus, per i romani, veniva rappresentata come una donna prosperosa intenta a dissetare un serpente, simbolo della farmacologia nella mitologia greca, oppure con una coppa d'acqua.

martedì 24 marzo 2020

STEP#03-Immagine


STEP#02-Storia del verbo

"Lo sporco non è né buono ne cattivo: è solo una cosa fuori posto e la natura non si preoccupa di cosa ne pensiamo, ma di come ci prendiamo cura di noi stessi al fine della sopravvivenza della specie"
(Virginia Smith, Oxford University).

La sua storia:

La necessità per l'uomo di curare l'igiene ha una forte componente istintiva: come procurarsi il cibo o difendersi da pericoli esterni. Fin dalle origini ha segnato le modalità della sua evoluzione nel tentativo di evitare agenti nocivi portatori di malattie infettive.
Trenta o quarantamila anni fa i primi abitanti della terra hanno iniziato a subire malattie come il tetano per le piccole ferite, o la rabbia per i morsi di animali. Pur non comprendendo le vere origini di questi e molti altri pericoli, l'uomo si rese conto che queste "aggressioni" erano legate a luoghi e situazioni che, per sopravvivere, doveva imparare a evitare curando il proprio corpo e scegliendo, attraverso le migrazioni in regioni dai climi più temperati, un ambiente con una minor quantità di parassiti.

La prima civiltà che comprese a fondo l'importanza dell'igiene e dei metodi per preservarla fu quella greca. Essi la studiarono conciliando tutte le conoscenze scientifiche con quelle religiose e filosofiche di allora. Il termine "igiene", da cui nasce "igienizzare", deriva da Igea, la dea della salute figlia del guaritore Esculapio secondo la mitologia greca.
Per i medici greci della scuola di Ippocrate (460-377 a.C.) l'igiene era quella branca della medicina dedicata "all'arte della salute". Il corpo era inteso olisticamente come uno stato dinamico di interazione tra quattro elementi: acqua, aria, terra e fuoco, che corrispondevano ai quattro "umori" che componevano il corpo: la bile gialla e nera il sangue e il flegma, le cui interazioni avrebbero potuto causare la malattia. L'obbiettivo della pratica igienica era quello di raggiungere un equilibrio qualitativo e umorale all'interno del corpo della persona. Per ottenerlo era necessario rispettare regole riguardo la dieta alimentare, esercizio fisico e un giusto rapporto tra sonno e veglia.

In conclusione si può dedurre che il verbo "igienizzare" sia sempre stato di vitale importanza, poiché determina la salute e la sopravvivenza di ogni individuo.
A tal proposito il mio blog approfondirà la sua evoluzione nella storia e nella tecnica.

domenica 22 marzo 2020

STEP#01 BIS-Traduzioni

Inglese:
In inglese si può tradurre con il verbo " to sanitize" che significa "rendere igienico", "sterilizzare" o "disinfettare". Tuttavia questo lemma può assumere anche un'altra sfumatura, ovvero quella riferente alla "sanità mentale" poiché deriva dalla parola "sanity" che ha proprio quest'ultimo significato. Nel secondo link ho riportato la definizione che gli attribuisce il "Cambridge dictionary".
Francese:
In francese la traduzione che si trova più spesso è "désinfecter". Tale parola è composta dal suffisso "infecter", che significa "infettare", preceduta dal prefisso "dés" che denota un contrario. Perciò significa letteralmente "il contrario di infettare", cioè liberare dall'infezione o purificare.
Spagnolo:
In spagnolo il termine più comune è "estérilizar", che è composto dal prefisso "estéril" e dal suffisso "-izar". Anche in questo caso il significato è quello di "rendere igienico, pulito, sterile" un qualsiasi oggetto.
In generale è interessante notare che in tutte le lingue riportate le traduzioni hanno etimologie simili, soprattutto per quanto riguarda il francese e lo spagnolo, poiché sono lingue neolatine, seppur con qualche sfumatura diversa dall'italiano.
Nella letteratura greca:
I primi a comprendere l'importanza dell'igiene furono i greci, i quali iniziarono a studiarla empiricamente. Il più importante tra questi fu il medico Ippocrate, che ci ha lasciato 53 libri sulla scienza medica, nei quali vengono esplicate tutte le conoscenze di allora. La concezione dell'igiene dell'antica Grecia verrà analizzata nel mio prossimo post.
La traduzione di "igienizzare" in venticinque lingue si può trovare nel primo link.

Link:
https://educalingo.com/it/dic-it/igienizzare
https://dictionary.cambridge.org/it/dizionario/inglese/sanitize

giovedì 19 marzo 2020

STEP#01-Introduzione generale

Il verbo "igienizzare" deriva dal sostantivo "igiene"( dal greco "higiàinein", cioè "essere in buona salute").
L'igiene è il ramo della medicina che studia i mezzi idonei a permettere il normale compiersi delle funzioni dell'organismo e ad ammortizzare i rapporti tra l'uomo e l'ambiente onde eliminare le cause di malattia che ne possono derivare. Più generalmente essa è definita come l'insieme delle norme che si riferiscono alla pulizia delle persone e delle cose. (definizioni reperite dal Dizionario della lingua italiana "Sansoni Editore").
Di conseguenza il termine "igienizzare" viene utilizzato prevalentemente nell'ambito sanitario e significa "rendere igienico", ovvero liberare una superficie, un oggetto o un ambiente da impurità e sostanze nocive.
I sinonimi più comuni del verbo in questione , nella lingua italiana, sono "pulire", "depurare" e "disinfettare".
Nel mio blog tratterò tale argomento e il suo evolversi nella storia cercando di riportare tutti gli eventi più significativi dall'antichità fino al giorno d'oggi.


STEP#25-Una sintesi

Per concludere: Siamo arrivati allo step conclusivo della mia analisi. In questo post ho voluto passare in rassegna tutti gli argomenti tr...