venerdì 10 aprile 2020

STEP#08-Nel mondo antico

L'essenzialità dell'acqua:


Fin dall'antichità l'uomo ha cercato di proteggere la propria salute e la propria igiene con i mezzi che aveva a disposizione. E' riconosciuto che l'acqua sia una risorsa essenziale per l'igiene e la sopravvivenza delle persone, grazie alle sue proprietà vitali.
Alcuni ingegneri e intellettuali delle prime civiltà della Mesopotamia attorno al settimo secolo avanti Cristo iniziarono a studiare delle applicazioni e dei metodi per rendere l'acqua fruibile a più persone possibili, poiché erano consapevoli dei benefici che ne sarebbero conseguiti. Già all'epoca erano stati costruiti dei pozzi e dei sistemi di canali sotterranei per il trasporto dell'acqua dalle falde degli altipiani alle città, che sfruttavano la gravità.


Con il progredire delle scoperte tali sistemi di raccolta e di distribuzione dell'acqua si sono evoluti fino ad arrivare in età romana agli acquedotti. Essi erano delle vaste e complesse strutture in muratura, frutto di grandi studi tecnologici, che permettevano il trasporto di ingenti volumi di acqua da regione a regione e consentivano alla popolazione di tutto l'impero di accedere facilmente alle risorse idriche. 
Anche il mondo arabo era all'avanguardia per quanto riguardava l'idraulica. Infatti, ad esempio, in oriente erano state inventate le norie, ovvero delle ruote a palette che venivano immerse nei canali e sfruttavano la forza della corrente per sollevare l'acqua per poi utilizzarla in altri scopi. Tuttavia queste strutture non ebbero una diffusione paragonabile a quella degli acquedotti romani. 

                                                                                                    

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