Tra il 20 agosto del 1973 e il 12 ottobre dello stesso anno nell'Italia meridionale, in particolare in Campania e in Puglia, si verificò un'epidemia di colera. L'evento scosse l'intero paese, poiché si pensava che questo tipo di malattie colpisse solamente i paesi del terzo mondo privi di sistemi igienici completi, e non quelli industrializzati e tecnologicamente all'avanguardia.
Il colera è originato da un ceppo del vibrione, un batterio altamente virulento e gli scienziati affermano che esso può generare più facilmente epidemie in aree densamente abitate e scarse di igiene.

Il colera fu anche un evento che servì a migliorare le condizioni igieniche e sanitarie delle città e la salute pubblica.
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